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Soprattutto oggi il livello di Competitività è CRUCIALE per una Nazione se non ci si vuole impoverire o addirittura scomparire dal Mercato. A questo proposito, il World Economic Forum (WEF), prestigiosa istituzione internazionale che “opera per migliorare lo stato del Mondo attraverso la cooperazione pubblico-privato”, ha emesso il suo attesissimo Global Competitiveness Report (GCR)2014-2015, integralmente riportato in locandina, in cui attesta il grado reciproco di competitività di 144 Nazioni del Mondo. WEF definisce la competitività nazionale come l’insieme delle istituzioni, delle politiche e dei fattori che determinano il livello di produttività di una Nazione; livello di produttività che, a sua volta, determina il livello di prosperità. Esistono analoghi rapporti prestigiosi su questo importantissimo argomento quali l’International Management Development (IMD) World Competitiveness Report e l’European Competitiveness Report . Questo post commenta il WEF GCReport (approfondisci)  che sintetizza gli aspetti fondamentali della competitività in 12 caratteristiche (pillars) base, ciascuna supportata da indicatori specifici il cui numero totale supera  i 100 e che ,a loro volta, determinano il Global Competitiveness Index (GCI).(approfondisci)

OK fin qui, ma come ne esce l’ITALIA ? Diciamolo subito : molto male: al 49simo posto su 144 dopo Panama, Oman, Turchia, Polonia, Cile…etc.(approfondisci), mentre i primi sono Svizzera, Singapore e Stati Uniti.

Quali sono le nostre debolezze più eclatanti ?

Non miglioriamo la nostra posizione (49) rispetto al 2013; Le Istituzioni non funzionano (106 su 144) ; Efficienza del Governo nulla (143, penultimi nel Mondo) ; Mercato del lavoro rigidissimo (136) ; Accesso al credito impossibile (139) ; Tassazione elevatissima (134) ; Bassissimo utilizzo talenti nazionali (130).(vedi giudizio integrale e traduzione)

Quali sono i nostri punti di forza maggiore ?

I distretti tecnologici sofisticati (25) ; Grado Innovazione elevato (39) ; Dimensione mercato ampia (12)

Francamente non è un giudizio incoraggiante ma sbaglieremmo a rassegnarci ed a non rimboccarci le maniche per risalire la china. Risalire è il verbo giusto, infatti il nostro PIL (in inglese GDP) per persona (capita) è praticamente fermo dal 2008 ed è ormai più basso di un quarto rispetto alla media delle Nazioni avanzate(approfondisci). Inoltre delle 12 caratteristiche base che delineano la nostra competitività solo una è superiore alla media delle nazioni avanzate mentre 3 sono pari ed 8 inferiori, (approfondisci). Ecco l’elenco dei 12 pillars : 1 istituzioni(106), 2 infrastruttura(26), 3 situazione macroeconomica(108), 4 salute ed educazione primaria(22), 5 educazione superiore e training(47), 6 efficienza mercato delle merci(73), 7 efficienza mercato del lavoro(136), 8 sviluppo mercato finanziario(119),  9 disponibilità tecnologia(38), 10 dimensione mercato(12), 11 business sofisticati(25), 12 innovazione(35), con i rispettivi indicatori di dettaglio (approfondisci 100+ indicatori ITALIA).

In sintesi direi che ci sono due belle notizie: la prima è che tutto il Mondo sa quello che anche noi sappiamo e cioè quali sono i nostri problemi più gravi; la seconda è che questi problemi dobbiamo risolverli davvero e in un tempo ragionevole se vogliamo che la competitività ritorni in ITALIA e non faccia come nel distico(famoso) di Saffo che mi ha ispirato il titolo del post.

                Luca Bertazzini  lbertazz@libero.it

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                                                                                                                                         GCR 2014-2015

           WEF_GlobalCompetitivenessReport_2014-15-part-1

           WEF_GlobalCompetitivenessReport_2014-15-part-2

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